23 gennaio 2025
La revisione dell’auto è uno degli appuntamenti più importanti per chi possiede un veicolo. Nel 2025 ci sono alcune novità da tenere a mente per assicurarti di essere in regola con le normative, evitando sanzioni e garantendo la sicurezza del tuo mezzo. Scopriamo insieme ad Autobro tutto quello che devi sapere sulla revisione auto 2025: quando farla, quanto costa e quali sono le nuove regole da rispettare.
Le tempistiche per la revisione dipendono dalla data di immatricolazione del veicolo:
Prima revisione: Va effettuata 4 anni dopo l’immatricolazione. Ad esempio, un’auto immatricolata nel 2021 deve essere revisionata entro il 2025.
Revisioni successive: Devono essere effettuate ogni 2 anni.
La revisione va completata entro la fine del mese in cui l’auto è stata immatricolata o entro la fine del mese in cui è stata eseguita l’ultima revisione, se si tratta di veicoli usati. Se il termine scade in un giorno festivo, questo viene prorogato al primo giorno lavorativo successivo.
Come verificare la scadenza? Puoi controllare la data della tua ultima revisione tramite il Portale dell’Automobilista, uno strumento gratuito e semplice da utilizzare.
Il costo della revisione auto varia a seconda che venga effettuata presso un centro privato autorizzato o direttamente presso la Motorizzazione Civile. Dal 1° novembre 2021, la tariffa per le revisioni nei centri privati è stata aggiornata, ed è attualmente pari a 78,75 euro, così suddivisi:
54,95 euro: costo della revisione.
12,09 euro: IVA al 22%.
10,20 euro: diritti di Motorizzazione.
1,51 euro: costo del bollettino PagoPA (variabile di pochi decimali).
Se scegli di effettuare la revisione presso la Motorizzazione, il costo è inferiore, pari a 45,00 euro, ma è bene sapere che spesso le tempistiche sono più lunghe e le prenotazioni meno flessibili.
Attenzione: Nel corso del 2025, è previsto un possibile aumento di circa 8,60 euro (+IVA) per le revisioni effettuate presso i centri autorizzati, ma al momento questa modifica non è ancora entrata in vigore.
La revisione è obbligatoria per legge e ha l’obiettivo di verificare:
L’efficienza dell’impianto frenante e dello sterzo.
La visibilità dei vetri e il funzionamento delle luci.
Il livello di emissioni inquinanti.
La sicurezza complessiva del veicolo.
Sanzioni previste:
Multe: La circolazione con un veicolo non revisionato comporta una multa che va da 173 euro a 694 euro. La cifra raddoppia se il veicolo è sprovvisto di revisioni precedenti.
Fermo amministrativo: Il veicolo non potrà circolare fino al completamento della revisione.
L’unica eccezione per evitare la sanzione è rappresentata da motivi di forza maggiore o da un caso fortuito, che devono essere documentati.
Dal 2024, la revisione auto è stata arricchita da nuovi controlli tecnologici grazie all’introduzione dello Scantool OBD (On-Board Diagnostics), un dispositivo che verifica:
Numero di telaio memorizzato nella centralina.
Chilometraggio.
Eventuali anomalie segnalate dalla spia MIL (indicatore di avaria del motore).
Le officine devono aver aggiornato i propri software per utilizzare lo Scantool entro il 31 gennaio 2024. Dal 2025, questa tecnologia è obbligatoria per i veicoli immatricolati dopo il 1° settembre 2009.
Per affrontare la revisione senza stress, segui questi semplici consigli:
Controlla i documenti: Assicurati di avere con te il libretto di circolazione e i documenti relativi all’ultima revisione.
Effettua un check-up preliminare: Porta l’auto dal tuo meccanico di fiducia per verificare il funzionamento di luci, freni e gomme.
Verifica le emissioni: Se il tuo veicolo è vecchio, potresti dover effettuare una pulizia del filtro antiparticolato (FAP) per rispettare i limiti di emissione.
Prenota in anticipo: Evita le attese e programma la revisione con qualche settimana di anticipo.
Effettuare la revisione auto è fondamentale non solo per rispettare la legge, ma anche per garantire la sicurezza tua e degli altri automobilisti. Nel 2025, tieni conto delle nuove tecnologie e dei possibili aumenti di prezzo per organizzarti al meglio. Se hai dubbi o vuoi essere certo di rispettare tutte le scadenze, rivolgiti al tuo centro di revisione di fiducia o consulta il Portale dell’Automobilista.
22 gennaio 2025
Il filtro antiparticolato (FAP) è uno degli elementi più importanti delle auto diesel moderne, progettato per ridurre le emissioni di polveri sottili e contribuire a un ambiente più pulito. Tuttavia, per mantenere il filtro in ottime condizioni e garantire il corretto funzionamento del veicolo, è fondamentale conoscere i dettagli sulla rigenerazione e la manutenzione del FAP. Scopri insieme ad Autobro come funziona, quando farlo e quanto costa.
Il filtro antiparticolato è un dispositivo installato nei sistemi di scarico delle auto diesel, in particolare quelle classificate come Euro 4 o superiori. Questo componente filtra e intrappola le particelle inquinanti emesse dal motore, contribuendo a diminuire l’impatto ambientale.
Il suo funzionamento dipende da due elementi principali:
Software di controllo: Monitora costantemente il livello di particolato nel filtro e attiva la rigenerazione quando necessario.
Precatalizzatore: Filtra le polveri sottili e convoglia i gas verso la marmitta catalitica.
La rigenerazione del FAP avviene automaticamente ogni 400-550 chilometri, a seconda dell’accumulo di particolato, e dura pochi minuti.
La rigenerazione del FAP avviene in automatico durante la guida, ma ci sono situazioni in cui potrebbe non completarsi correttamente, come durante tragitti brevi o in traffico urbano. Ecco alcuni consigli per garantire una rigenerazione efficace:
Guida su strade extraurbane: Percorri almeno 30 minuti a velocità costante e marcia fluida per attivare la combustione del particolato.
Controllo dell’additivo: Alcune vetture richiedono il rabbocco di un additivo specifico per il corretto funzionamento del FAP. Una spia sul cruscotto segnalerà quando è necessario effettuare questa operazione.
Ricorda che trascurare la rigenerazione o la manutenzione del FAP può causare danni al motore e costi di riparazione elevati.
La durata del filtro antiparticolato varia tra 130.000 e 200.000 chilometri, ma può dipendere dallo stile di guida e dal tipo di percorso.
Percorsi extraurbani: Consentono una rigenerazione ottimale, prolungando la vita del FAP.
Guida cittadina: Frequenti soste e basse velocità possono compromettere il processo di rigenerazione, rendendo necessaria una sostituzione anticipata.
Se il FAP si ostruisce, potresti notare una perdita di potenza del motore o un aumento dei consumi di carburante. Eseguire periodicamente la pulizia del filtro antiparticolato è essenziale per evitare problemi più gravi.
Il costo della rigenerazione del filtro antiparticolato può variare notevolmente:
Kit fai da te: Disponibili a partire da 20 euro, sono una soluzione economica per la pulizia del FAP.
Officine specializzate: Affidarsi a un meccanico professionista per la rigenerazione o la pulizia garantisce risultati certificati e sicuri. Il costo varia tra 100 e 500 euro, in base alla complessità dell’intervento e al modello di auto.
In caso di necessità di sostituzione del filtro, il costo può oscillare tra 500 e 5.000 euro, a seconda del tipo di veicolo e del pezzo di ricambio richiesto.
Esegui regolarmente la manutenzione: Controlla periodicamente il FAP e verifica che non sia ostruito.
Adotta uno stile di guida adeguato: Evita tragitti troppo brevi e prediligi percorsi che consentano al filtro di raggiungere la temperatura ottimale per la rigenerazione.
Affidati a professionisti: Per interventi complessi, rivolgiti a un’officina specializzata per garantire un lavoro sicuro e di qualità.
16 gennaio 2025
Buone notizie per gli automobilisti: nel 2025 non ci saranno aumenti per le multe stradali. Il governo italiano ha deciso di prorogare il blocco degli aumenti legati all’inflazione, dando un po’ di respiro alle tasche dei cittadini. Tuttavia, nel 2026 potrebbe arrivare un incremento significativo. Vediamo insieme ad Autobro i dettagli e cosa aspettarsi nei prossimi anni.
Il primo gennaio 2025 avrebbe dovuto segnare l’aggiornamento biennale degli importi delle sanzioni, basato sull’indice dei prezzi al consumo rilevato dall’Istat. Questo adeguamento avrebbe portato a un incremento del 6% circa, ma la decisione di prorogare il blocco delle sanzioni ha evitato l’aumento.
La sospensione degli aumenti era già stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 per mitigare gli effetti della crisi economica legata alla pandemia e all’emergenza energetica. Ora, grazie al decreto Milleproroghe, il blocco è stato esteso fino al 31 dicembre 2025. Questo provvedimento mira a evitare ulteriori pressioni economiche sulle famiglie italiane.
Se non ci saranno ulteriori proroghe, dal 1° gennaio 2026 gli importi delle multe stradali saranno adeguati all’inflazione registrata nei due anni precedenti. Questo significa che potrebbero verificarsi due scenari:
Incremento biennale: Un aumento del 2,5%, basato sui dati Istat per il 2024 e il 2025.
Incremento cumulativo: Un aumento che includa anche gli adeguamenti sospesi dal 2022, che potrebbe raggiungere il 17-18%.
Ecco alcuni esempi di come potrebbero cambiare gli importi:
Divieto di sosta: Da 42 a 43 euro (+2,5%).
Passaggio con semaforo rosso: Da 167 a 171 euro (+2,5%).
Uso del telefono alla guida: Da 165 a 169 euro (+2,5%).
Eccesso di velocità:
Da 173 a 177 euro (superamento dei limiti da 10 a 40 km/h).
Da 543 a 556 euro (superamento dei limiti da 40 a 60 km/h).
Da 845 a 866 euro (superamento dei limiti oltre 60 km/h).
L’articolo 195 del Codice della Strada stabilisce che le sanzioni devono essere aggiornate ogni due anni in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevato dall’Istat. Questo meccanismo garantisce che gli importi siano allineati all’inflazione, ma può rappresentare un onere per gli automobilisti.
Nel 2025, grazie al decreto Milleproroghe, l’adeguamento è stato bloccato. Tuttavia, il Parlamento dovrà approvare definitivamente il provvedimento per renderlo operativo.
Questa decisione è stata presa tenendo conto della difficile situazione economica del Paese. Il governo ha ritenuto che un aumento delle sanzioni avrebbe potuto aggravare ulteriormente le difficoltà finanziarie di molte famiglie italiane.
Il blocco offre:
Sollievo economico: Nessun aumento degli importi per le infrazioni.
Stabilità: Permette ai cittadini di pianificare meglio le spese.
Equità: Evita penalizzazioni eccessive in un periodo già complesso.
Se non ci saranno ulteriori proroghe, l’adeguamento scatterà il 1° gennaio 2026.
Tutte le infrazioni previste dal Codice della Strada, inclusi divieto di sosta, eccesso di velocità e utilizzo del telefono alla guida.
Solo con un ulteriore intervento legislativo che proroghi nuovamente il blocco.
16 gennaio 2025
Sei pronto per la revisione auto del 2025? Tra scadenze, costi e procedure, è importante avere tutte le informazioni per evitare sanzioni e mantenere il tuo veicolo in regola. In questa guida esploreremo quando fare la revisione, quanto costa e cosa cambia per il 2025, con consigli utili per non perdere di vista questa importante scadenza.
La revisione auto è obbligatoria per legge e segue queste scadenze:
Prima revisione: 4 anni dopo la data di immatricolazione indicata sul libretto di circolazione.
Revisione successiva: Ogni 2 anni.
Se il tuo veicolo è stato immatricolato nel 2020, dovrai effettuare la revisione entro il mese di immatricolazione del 2025. Se il termine cade in un giorno festivo, hai tempo fino al primo giorno lavorativo successivo.
Se hai dubbi sulla scadenza della tua revisione, consulta il Portale dell’Automobilista per verificare la data dell’ultimo controllo.
La revisione auto verifica lo stato del veicolo in termini di:
Impianto frenante e sterzo.
Visibilità e vetri.
Telaio e dispositivi di sicurezza.
Emissioni inquinanti e rumorosità.
Circolare senza revisione comporta:
Sanzioni da 173 a 694 euro.
L’annotazione sul libretto che il veicolo non può circolare fino alla revisione.
Unica eccezione: caso fortuito o forza maggiore documentati.
Dal 1° novembre 2021 il costo della revisione è aumentato, e nel 2025 si applicano queste tariffe:
54,95 euro: costo revisione.
12,09 euro: IVA (22%).
10,20 euro: diritti Motorizzazione.
1,51 euro: bollettino PagoPA.
Totale: 78,75 euro.
Si prevede un possibile incremento di 8,60 euro (+IVA), portando il costo sopra gli 89 euro. Le revisioni eseguite presso le sedi della Motorizzazione (45 euro) rimangono sospese al momento.
Dal 2024 tutte le officine autorizzate dovranno utilizzare il dispositivo Scantool OBD per:
Monitorare numero di telaio e chilometraggio.
Rilevare anomalie tramite la spia MIL (avaria motore).
Questa innovazione migliorerà il controllo della sicurezza e delle emissioni, garantendo standard più elevati.
Programma la revisione in anticipo: Evita ritardi che potrebbero costarti caro.
Scegli centri autorizzati: Assicurati che il controllo sia effettuato da officine certificate.
Verifica la documentazione: Tieni sempre a portata di mano il libretto di circolazione.
16 gennaio 2025
Hai appena scoperto che la revisione della tua auto è scaduta? Non preoccuparti, non sei solo! Tra impegni quotidiani e scadenze, è facile dimenticare un controllo fondamentale come la revisione auto. In questa guida di Autobro ti spiegheremo tutto ciò che devi sapere sulla tolleranza dopo la scadenza, sulle sanzioni previste e su come rimetterti in regola.
Il Codice della Strada stabilisce regole ben precise per la revisione dei veicoli. Ecco le principali scadenze:
Prima revisione auto: 4 anni dall’immatricolazione.
Revisione successiva: ogni 2 anni.
Per evitare problemi, è fondamentale segnare queste date sul calendario. Ma cosa succede se dimentichi di farla?
La legge è chiara: non è consentito circolare con la revisione scaduta. Tuttavia, esiste una sorta di tolleranza. Non si tratta di giorni extra definiti, ma di un meccanismo che ti permette di effettuare la revisione entro la fine del mese di scadenza. Ecco un esempio pratico:
Se la tua ultima revisione è stata fatta il 9 giugno 2023, la prossima dovrà essere effettuata entro il 30 giugno 2025.
Se invece è avvenuta il 29 giugno 2023, la scadenza resta comunque il 30 giugno 2025.
Se la scadenza cade in un giorno festivo, puoi effettuare la revisione il primo giorno lavorativo successivo.
Se vieni fermato con la revisione scaduta, rischi una sanzione che può superare i 600 euro. Inoltre:
La tua auto non potrà circolare fino a quando non sarà sottoposta a revisione.
Se ti beccano nuovamente, la multa potrebbe aumentare considerevolmente.
Un consiglio? Non aspettare e metti subito in regola il tuo veicolo.
La buona fede, purtroppo, non ti salva dalla multa. Esistono però alcune situazioni in cui è possibile fare ricorso o evitare sanzioni, ad esempio:
Caso fortuito: eventi imprevisti che non dipendono dalla tua volontà.
Forza maggiore: problemi gravi di salute o altre emergenze documentabili.
Sì, ma solo in un luogo privato. Se l’auto è parcheggiata in una strada pubblica, rischi comunque la multa.
Ecco alcuni consigli utili:
Imposta un promemoria: Usa il calendario del telefono per segnare le scadenze.
Affidati a un professionista: Alcuni meccanici inviano notifiche ai clienti per ricordare la revisione.
Controlla i documenti dell’auto: Puoi verificare la data della revisione sull’ultima ricevuta o online.
9 gennaio 2025
Quali sono i migliori fuoristrada 4×4 del 2025?
Sei pronto a scoprire i veicoli che ti permetteranno di affrontare ogni terreno con stile e potenza?
I fuoristrada del 2025 sono il massimo per chi cerca prestazioni, tecnologia e affidabilità su ogni tipo di fondo: dall’asfalto alle strade sterrate, fino ai percorsi più impegnativi. Questi mezzi sono pensati per dominare fango, neve, sabbia e guadi con facilità.
Scopriamo insieme i migliori fuoristrada del 2025!
Un fuoristrada non è semplicemente un veicolo con trazione integrale: deve essere progettato per affrontare i terreni più difficili. Ecco alcune caratteristiche fondamentali:
Altezza da terra pronunciata
Trazione integrale permanente o inseribile
Differenziali bloccabili per migliorare l’aderenza
Telaio robusto e spesso scatolato
Sospensioni ad ampia escursione
Pneumatici tassellati e rinforzati
Impianto elettrico impermeabile
Questi elementi, uniti a una costruzione solida, rendono i fuoristrada i re indiscussi delle strade più impervie.
Il Land Rover Defender è una leggenda del mondo off-road. Con un design moderno ma fedele alle sue origini, è perfetto per chi cerca versatilità e prestazioni elevate su qualsiasi terreno.
Punti di forza: Altezza da terra regolabile fino a 291 mm, angoli di attacco e uscita ottimali, modalità di guida specifiche per diversi terreni.
Motorizzazioni: Benzina, diesel e mild hybrid; in arrivo anche la variante plug-in.
Perché sceglierlo: È elegante in città e inarrestabile off-road.
Con oltre trent’anni di storia, la Jeep Wrangler resta un punto di riferimento per gli amanti dell’off-road. La quarta generazione è più performante su strada senza sacrificare le sue doti fuoristradistiche.
Punti di forza: Iconica, disponibile anche in versione ibrida plug-in 4xe.
Motorizzazioni: Ampia scelta, con versioni elettrificate per rispondere alle esigenze moderne.
Perché sceglierla: Perfetta per chi ama lo stile spartano ma non vuole rinunciare al comfort.
Il Toyota Land Cruiser è sinonimo di robustezza e affidabilità. Questo fuoristrada longevo offre prestazioni eccellenti su qualsiasi terreno, grazie alla trazione integrale permanente e ai differenziali bloccabili.
Punti di forza: Altezza da terra fino a 21,5 cm, interni spaziosi e ben rifiniti.
Motorizzazioni: Diesel potente e insonorizzato.
Perché sceglierlo: Un classico intramontabile per chi cerca affidabilità e praticità.
La Mercedes-Benz Classe G è un vero evergreen nel mondo dei fuoristrada. Con il suo design squadrato e vintage, è perfetta per affrontare i terreni più difficili con stile e lusso.
Punti di forza: Interni di lusso, motorizzazioni potenti come l’AMG G63 e la nuova versione elettrica.
Motorizzazioni: Benzina, diesel, elettrico; fino a 587 CV.
Perché sceglierla: È un mix unico di eleganza e capacità off-road.
Che tu sia un appassionato di off-road o un avventuriero alle prime armi, questi fuoristrada del 2025 rappresentano il meglio che il mercato possa offrire. Ogni modello ha caratteristiche uniche che lo rendono adatto a specifiche esigenze.
Visita Autobro.it per scoprire la nostra selezione di fuoristrada usati garantiti. Non importa dove ti porterà la tua prossima avventura: con Autobro, puoi essere sicuro di avere un veicolo affidabile e pronto a tutto.
1 6 dicembre 2024
In vigore dal 14 dicembre 2024, il Nuovo Codice della Strada promette di rivoluzionare la sicurezza stradale. Trovi la legge nel suo complesso, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, cliccando qui.
Scopri in questa semplice guida tutte le nuove regole, le sanzioni e come evitare multe salate!
Il Nuovo Codice della Strada 2024 introduce modifiche significative che riguardano automobilisti, ciclisti e pedoni. Dopo l’approvazione del disegno di legge e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il codice entra ufficialmente in vigore il 14 dicembre 2024.
Le novità sono molte e puntano a migliorare la sicurezza sulle strade italiane. Vediamo insieme i punti principali.
La data ufficiale è 14 dicembre 2024. Il codice è stato approvato in via definitiva dal Senato il 20 novembre e, dopo la consueta “vacatio legis” di 15 giorni dalla pubblicazione, diventa operativo.
No, le sanzioni previste si applicano solo alle infrazioni commesse dopo l’entrata in vigore della legge. Ad esempio, se hai superato i limiti di velocità prima del 14 dicembre, il nuovo regime non si applica.
Una delle modifiche più discusse è l’introduzione dell’ergastolo della patente.
Questa misura si applica ai conducenti che:
Guidano sotto l’effetto di alcol o droghe.
Causano incidenti gravi o mortali senza prestare soccorso.
La patente viene revocata a vita, con impossibilità di conseguirne una nuova.
Il Nuovo Codice della Strada 2024 inasprisce le pene per chi guida sotto l’effetto dell’alcol.
Ecco un riepilogo:
Tasso alcolemico 0,5 – 0,8 g/l: multa da 573 a 2.170 euro e sospensione patente da 3 a 6 mesi.
Tasso alcolemico 0,8 – 1,5 g/l: arresto fino a 6 mesi, multa fino a 3.200 euro e sospensione patente da 6 mesi a un anno.
Tasso superiore a 1,5 g/l: arresto fino a un anno, multa fino a 6.000 euro e sospensione patente fino a 2 anni.
Novità assoluta: l’introduzione dell’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio dell’auto se il conducente risulta in stato di ebbrezza.
Basta un test salivare positivo per subire:
Ritiro immediato della patente.
Divieto di conseguire una nuova patente per 3 anni.
Le forze dell’ordine possono effettuare controlli direttamente sul posto o in strutture sanitarie mobili.
Anche per i neopatentati le regole diventano più stringenti:
Estensione del limite temporale: fino a 3 anni non è possibile guidare auto con potenza superiore a 75 kW/t (contro i 55 precedenti).
Obbligo di esercitazioni in autostrada e di notte per chi ha il foglio rosa.
Il codice punisce con maggiore severità chi utilizza dispositivi elettronici al volante:
Multa fino a 1.697 euro.
Sospensione patente da 15 giorni a 2 mesi.
Decurtazione fino a 10 punti dalla patente.
Gli autovelox non potranno più essere posizionati ovunque. Il nuovo codice stabilisce che:
Devono essere ben segnalati con cartelli visibili a un chilometro di distanza.
Sono consentiti solo in zone ad alto rischio di incidentalità.
Le sanzioni multiple nello stesso tratto di strada saranno unificate.
Il Nuovo Codice della Strada 2024 introduce misure per tutelare ciclisti e utenti di monopattini:
Obbligo di distanza minima di 1,5 metri durante i sorpassi.
Limite di velocità per le bici elettriche fissato a 30 km/h.
Per chi supera i limiti di velocità:
Fino a 40 km/h oltre il limite: multa fino a 694 euro.
In città, per recidivi: multa fino a 1.084 euro e sospensione patente fino a 30 giorni.
Il nuovo codice introduce ZTL speciali per proteggere le aree di interesse culturale e ambientale.
Accesso consentito solo a veicoli elettrici o autorizzati.
Sanzioni elevate per chi viola le restrizioni.
06 dicembre 2024
Il segmento C, conosciuto anche come il regno delle berline di medie dimensioni, rappresenta il giusto compromesso per chi cerca auto versatili: non troppo ingombranti per la città, ma perfette per lunghi viaggi. In questo articolo ti guideremo nella scelta delle migliori auto del segmento C disponibili nel 2024, analizzando le caratteristiche principali di ogni modello per aiutarti a trovare quella più adatta alle tue esigenze.
La Volkswagen Golf è da anni sinonimo di affidabilità e versatilità.
Motorizzazioni: benzina, diesel, ibride plug-in ed elettriche.
Caratteristiche: interni spaziosi, materiali di alta qualità e guida fluida.
Punti di forza: equilibrio tra comfort e prestazioni.
Un’auto perfetta per chi cerca una berlina elegante, comoda e adatta sia alla città che ai lunghi viaggi.
La Hyundai i30 è una berlina versatile e funzionale, progettata per adattarsi a ogni esigenza.
Motorizzazioni: benzina, diesel, mild-hybrid e ibrido plug-in.
Caratteristiche: guida comoda, design moderno e numerosi sistemi di sicurezza.
Punti di forza: tecnologia di bordo avanzata e consumi efficienti.
Ideale per famiglie e pendolari che cercano comfort e affidabilità.
La Peugeot 308 combina linee moderne con un’attenzione particolare alla tecnologia.
Motorizzazioni: benzina, diesel e ibrida plug-in.
Caratteristiche: abitacolo spazioso, tecnologia avanzata e guida confortevole.
Punti di forza: ottimo rapporto qualità-prezzo.
Un’ottima scelta per chi desidera un’auto elegante ma accessibile.
La Fiat Tipo è l’auto segmento C per eccellenza per chi cerca convenienza senza rinunciare a spazio e comfort.
Motorizzazioni: benzina, diesel e metano.
Caratteristiche: design pulito e funzionale, interni spaziosi e ben organizzati.
Punti di forza: disponibile in tre varianti di carrozzeria (5 porte, 4 porte e station wagon).
Una soluzione pratica ed economica per le famiglie.
La Renault Megane è una berlina compatta con linee sinuose ed eleganti.
Motorizzazioni: benzina, diesel e ibrida.
Caratteristiche: interni raffinati, plancia tecnologica e comfort elevato.
Punti di forza: design moderno e qualità costruttiva.
Adatta sia per la città che per i lunghi viaggi.
La nuova Opel Astra è un mix di stile moderno e tecnologia avanzata.
Motorizzazioni: benzina, diesel, ibrido plug-in e elettrica.
Caratteristiche: abitacolo accogliente, rifiniture di qualità e tecnologia all’avanguardia.
Punti di forza: adatta a chi cerca un’auto versatile e sostenibile.
Un’opzione perfetta per chi desidera prestazioni e comfort.
Ecco alcuni consigli utili per fare la scelta giusta:
Spazio e comfort: valuta se hai bisogno di più spazio per la famiglia o preferisci una berlina compatta.
Motorizzazione: opta per un ibrido o elettrico se cerchi un’auto sostenibile e dai costi di gestione ridotti.
Prezzo e rapporto qualità-prezzo: analizza le tue necessità e confronta i costi.
Con questa guida dettagliata, trovare la tua prossima auto del segmento C sarà un gioco da ragazzi. Visita Autobro.it per scoprire le migliori offerte!
03 dicembre 2024
Scopri tutto sull’Area C di Milano: consulta la mappa, gli orari di accesso e i costi aggiornati per il 2024. Pianifica il tuo viaggio evitando sanzioni e segui le nuove regole per una mobilità sostenibile.
Organizza i tuoi spostamenti nell’Area C di Milano: trova informazioni su ticket, esenzioni e prossime limitazioni per veicoli in base alla classe emissiva.
L’Area C rappresenta una zona a traffico limitato (ZTL) nel cuore di Milano, regolata da specifici limiti di circolazione e un sistema di ticket d’ingresso. Questa zona coincide con la Cerchia dei Bastioni, comprendendo il centro storico della città.
A partire dal 1° ottobre 2024, nuove restrizioni saranno introdotte per favorire una mobilità più sostenibile: le auto a benzina Euro 3 non potranno più circolare. Tuttavia, i residenti avranno una deroga fino al 1° ottobre 2025, con l’obbligo di acquistare un ticket giornaliero ridotto.
L’Area C è delimitata da 43 varchi elettronici, di cui 36 accessibili ai veicoli privati e 7 riservati esclusivamente ai mezzi pubblici. I varchi leggono automaticamente le targhe dei veicoli e applicano sanzioni (tra 80€ e 335€) per chi accede senza ticket. La zona copre il centro cittadino, creando un’area circolare con il Duomo di Milano al centro. Questa iniziativa è stata progettata per incentivare l’uso dei trasporti pubblici, come avviene in altre città italiane.
L’Area C è delimitata da 43 varchi elettronici, di cui 36 accessibili ai veicoli privati e 7 riservati esclusivamente ai mezzi pubblici. I varchi leggono automaticamente le targhe dei veicoli e applicano sanzioni (tra 80€ e 335€) per chi accede senza ticket. La zona copre il centro cittadino, creando un’area circolare con il Duomo di Milano al centro. Questa iniziativa è stata progettata per incentivare l’uso dei trasporti pubblici, come avviene in altre città italiane.
L’Area C è operativa:
L’accesso all’Area C è consentito a chi acquista e attiva un ticket. Tuttavia, esistono restrizioni basate sulla classe emissiva dei veicoli.
Esempi di veicoli ammessi (a pagamento o gratuitamente):
Dal 1° ottobre 2024, gli autoveicoli a benzina Euro 3 saranno banditi, anche a pagamento. Sono previste ulteriori limitazioni negli anni successivi per altre categorie di veicoli (ad esempio, Euro 4 e Euro 6).
L’accesso all’Area C di Milano è vietato ai veicoli benzina Euro 3 o inferiori e ai diesel Euro 5 o inferiori. Le auto elettriche e ibride con emissioni di CO₂ fino a 100 g/km possono entrare gratuitamente. Gli altri veicoli devono pagare un ticket d’ingresso
Le tariffe per l’accesso all’Area C di Milano sono disponibili sul sito ufficiale del Comune di Milano; per praticità, vengono riportate anche di seguito:
Per categorie speciali, come NCC (noleggio con conducente), i costi variano in base alla lunghezza del veicolo e all’uso specifico.
I ticket d’ingresso per l’Area C sono acquistabili attraverso diversi canali:
L’attivazione del ticket deve avvenire entro le 24 ore successive all’accesso, salvo eccezioni per tagliandi speciali.
Oltre al divieto per le auto a benzina Euro 3 dal 2024, il Comune di Milano ha pianificato ulteriori restrizioni:
È possibile verificare la compatibilità del proprio veicolo con le regole dell’Area C sulla pagina dedicata del sito ufficiale dell’ATM di Milano. Inserendo la targa, sarà possibile ottenere informazioni su eventuali restrizioni o costi d’ingresso.
L’Area C di Milano è un esempio di regolamentazione urbana volta a migliorare la qualità dell’aria e incentivare un approccio sostenibile alla mobilità. Conoscere mappa, orari e costi è fondamentale per rispettare le norme ed evitare sanzioni.