16 gennaio 2025
Buone notizie per gli automobilisti: nel 2025 non ci saranno aumenti per le multe stradali. Il governo italiano ha deciso di prorogare il blocco degli aumenti legati all’inflazione, dando un po’ di respiro alle tasche dei cittadini. Tuttavia, nel 2026 potrebbe arrivare un incremento significativo. Vediamo insieme ad Autobro i dettagli e cosa aspettarsi nei prossimi anni.
Il primo gennaio 2025 avrebbe dovuto segnare l’aggiornamento biennale degli importi delle sanzioni, basato sull’indice dei prezzi al consumo rilevato dall’Istat. Questo adeguamento avrebbe portato a un incremento del 6% circa, ma la decisione di prorogare il blocco delle sanzioni ha evitato l’aumento.
La sospensione degli aumenti era già stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 per mitigare gli effetti della crisi economica legata alla pandemia e all’emergenza energetica. Ora, grazie al decreto Milleproroghe, il blocco è stato esteso fino al 31 dicembre 2025. Questo provvedimento mira a evitare ulteriori pressioni economiche sulle famiglie italiane.
Se non ci saranno ulteriori proroghe, dal 1° gennaio 2026 gli importi delle multe stradali saranno adeguati all’inflazione registrata nei due anni precedenti. Questo significa che potrebbero verificarsi due scenari:
Incremento biennale: Un aumento del 2,5%, basato sui dati Istat per il 2024 e il 2025.
Incremento cumulativo: Un aumento che includa anche gli adeguamenti sospesi dal 2022, che potrebbe raggiungere il 17-18%.
Ecco alcuni esempi di come potrebbero cambiare gli importi:
Divieto di sosta: Da 42 a 43 euro (+2,5%).
Passaggio con semaforo rosso: Da 167 a 171 euro (+2,5%).
Uso del telefono alla guida: Da 165 a 169 euro (+2,5%).
Eccesso di velocità:
Da 173 a 177 euro (superamento dei limiti da 10 a 40 km/h).
Da 543 a 556 euro (superamento dei limiti da 40 a 60 km/h).
Da 845 a 866 euro (superamento dei limiti oltre 60 km/h).
L’articolo 195 del Codice della Strada stabilisce che le sanzioni devono essere aggiornate ogni due anni in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevato dall’Istat. Questo meccanismo garantisce che gli importi siano allineati all’inflazione, ma può rappresentare un onere per gli automobilisti.
Nel 2025, grazie al decreto Milleproroghe, l’adeguamento è stato bloccato. Tuttavia, il Parlamento dovrà approvare definitivamente il provvedimento per renderlo operativo.
Questa decisione è stata presa tenendo conto della difficile situazione economica del Paese. Il governo ha ritenuto che un aumento delle sanzioni avrebbe potuto aggravare ulteriormente le difficoltà finanziarie di molte famiglie italiane.
Il blocco offre:
Sollievo economico: Nessun aumento degli importi per le infrazioni.
Stabilità: Permette ai cittadini di pianificare meglio le spese.
Equità: Evita penalizzazioni eccessive in un periodo già complesso.
Se non ci saranno ulteriori proroghe, l’adeguamento scatterà il 1° gennaio 2026.
Tutte le infrazioni previste dal Codice della Strada, inclusi divieto di sosta, eccesso di velocità e utilizzo del telefono alla guida.
Solo con un ulteriore intervento legislativo che proroghi nuovamente il blocco.